Piazza Affari ricorda le straordinarie imprese di quegli atleti, solitamente perdenti, che una volta tanto nella loro carriera si prodigano conseguendo risultati eccezionali. Sempre ultimi, per una volta giungono primi al traguardo, solleticando le aspettative del pubblico, che notoriamente parteggia per i più simpatici (raramente coincidenti con i primi della classe, si sa). Continua...
«La retorica restrittiva della Federal Reserve è cosa nota. Casomai con il passare dei mesi abbiamo assistito ad una maggiore cautela da parte della signora Yellen; con il risultato che anziché i quattro aumenti dei tassi previsti dai “puntini” a gennaio, siamo a due e chissà se mai entro la fine dell’anno ci sarà il terzo aumento del Fed funds rate». Continua...
Le obbligazioni dei paesi emergenti mostrano debolezza rispetto ai titoli di Stato americani. Anche sul mercato azionario la forza relativa degli indici dei paesi emergenti è messa in discussione dal recupero delle Borse dei paesi più sviluppati. L'indice FTSE Italia All Share rallenta dopo aver realizzato un rialzo di circa il 50 percento nell'ultimo anno. Continua...
«Stiamo assistendo ad un fenomeno che mancava da anni: una crescita sincronizzata dei profitti aziendali in tutto il mondo; che siano gli Stati Uniti, l’Europa, il Giappone o le economie emergenti. Questo fenomeno, benvenuto, contiene la sopravvalutazione delle borse, e spiega perché Wall Street salga, noncurante di una contrazione della...» Continua...
Una modalità alternativa per monitorare l'andamento dei mercati azionari, consiste nell'impiegare la Advance-Decline Line. Fondamentalmente, ogni giorno si calcola il numero di società in crescita, sottraendovi il numero di società in ribasso, prima di sommare la differenza netta al dato cumulativo. Si prescinde evidentemente dalle dimensioni della società... Continua...
Il debito contratto dagli investitori americani per acquistare azioni alla Borsa di New York raggiunge un nuovo massimo storico. Le Borse europee raggiungono i massimi toccati nel 2000 e nel 2007, adesso si avvicinano a resistenze importanti. Anche l'indice Nasdaq, che finora ha trascinato il mercato americano con i titoli tecnologici, affronta... Continua...
«Giovedì mattina era chiaro che si fosse trattato di una tempesta in un bicchiere d’acqua: discese così repentine, a ridosso di un massimo pluriennale, tendono ad essere immediatamente riassorbite. Lo dice appunto la statistica, ma anche il buon senso: quando mai i mercati suonano la campanella sui massimi?» Continua...
Non possiamo proprio lamentarci: negli ultimi quattordici mesi la borsa italiana ha consegnato performance egregie agli investitori; se avessero avuto l’accortezza di evitare il settore bancario. Una condizione non secondaria, vista la preminenza che il comparto in questione riveste a Piazza Affari. È la solita questione ricorrente: è arbitrario escludere... Continua...
Sarà colpa dei "PIR", i piani individuali di risparmio tanto popolari in questi mesi fra investitori e (soprattutto) promotori finanziari; sarà che la concorrenza degli ETF e in generale dei fondi passivi è ormai irresistibile. Sta di fatto che i vecchi cari fondi comuni di investimento non se la passano tanto bene, in Italia. In attesa di conoscere il dato sulla raccolta... Continua...
«Dubito che l’indice MIB riuscirà ad avere ragione della barriera fra 20700 e 21000 punti. È vero, siamo reduci da un mese di marzo eccezionale: il migliore degli ultimi 19 anni. Ma chi ha buona memoria ricorderà come l’ultimo exploit simile risale al 2010, quando a marzo la borsa italiana salì di più dell’8%. Da lì sarebbe iniziato un declino...» Continua...