Può sembrare a questo punto una ossessione; ma l’esame delle società americane facenti parti del “FANG”, nelle varie sfumature possibili e disponibili; risponde ad una esigenza di ordine pratico: queste manciata di società è responsabile del 50% della performance fino ad ora conseguita dallo S&P500. Togliamo dal computo Amazon, Apple, Alphabet, Facebook e Netflix... Continua...
Malgrado i confortanti dati ufficiali, le aspettative di crescita economica prospettica continuano a deteriorarsi. Il Sentix Overall Economic Index nel mese che sta per concludersi, fa registrare un ulteriore scivolone, e si attesta ai minimi da ottobre 2016 - Trump doveva ancora arrivare alla Casa Bianca - e in ampio territorio negativo rispetto ad un anno fa. Continua...
L'approssimarsi di un nuovo mese coincide con un evento rilevante dalla prospettiva degli investitori: una nuova riunione del Federal Open Market Committee (FOMC), braccio operativo della Federal Reserve. Generalmente il mercato azionario performa bene nelle settimane successive alla riunione del FOMC che non produce aumento dei tassi di interesse. Così, se il passato si ripeterà... Continua...
La buona notizia è che quest'anno Wall Street è salita nel 58% dei giorni passati dall'inizio dell'anno. È un dato impressionante, che colloca il 2018 al 13esimo posto dal 1950. L'aspetto spiacevole invece è che questi up day hanno registrato un saldo medio piuttosto contenuto, e una performance complessiva di circa il 5%. Combinando le due informazioni, si scorge... Continua...
Dicono che per valutare la convenienza fondamentale di un mercato azionario, non basta misurare l'entità dei profitti generati dalle imprese; e nemmeno il rapporto fra gli utili corrisposti per ciascuna azione (EPS: Earnings per Share) e la quotazione di base: il cosiddetto Earnings Yield. In effetti è vero: questo dato è insignificante, se non confrontato con la remunerazione... Continua...
Nasdaq ad un passo dal conseguimento di un obiettivo di grande rilevanza strategica. Al pari del rapporto fra oro e petrolio (GOR), sensibile nel lungo periodo a multipli ben definiti, anche il rapporto fra Nasdaq Composite e DAX tedesco nel tempo si è mosso in ossequio a soglie statiche ben determinate. Storicamente ha pagato comprare l'indice tecnologico americano... Continua...
Sulla carta, con tutti questi appuntamenti macro che ci attendono, la settimana si preannuncia interessante. Finora però il mercato sembra piombato in una condizione di letargo. Da un lato si registrano dati economici entusiasmanti, utili che battono le stime e condizioni tecniche floride. D'altro canto, la politica impone il suo dazio, e previene l'ottimismo sfrenato degli operatori. Continua...
L'indice di fiducia delle imprese calcolato dall'IFO Institute conferma le indicazioni negative anticipate dal CESI sin dalla fine del 2017. Estrema la differenza fra la componente Aspettative e quella Corrente: un dato che nel passato ha sentenziato importanti correzioni di rotta da parte dell'indice DAX della borsa di Francoforte. Segnato il destino del rapporto con il CAC40 francese. Continua...
Non si registrano grosse sorprese nel mercato azionario in questi giorni; e non si tratta soltanto di un modo di dire: ne ho le prove. Sono passati più di 100 giorni da quando lo S&P500 o il VIX hanno toccato il massimo o il minimo delle ultime 52 settimane. L'ultimo episodio simile risale a febbraio, quando il VIX schizzò sopra i 50 punti, per poi chiudere appena sotto i 40 punti. Continua...
«La stagione degli utili è ancora agli inizi, ma si parla un po’ ovunque di crescita degli EPS superiore al 20%. Proprio perché la notizia è arcinota, le borse non se ne curano. Difficilmente si ricorda un periodo in cui, dopo due trimestri dalla crescita dei profitti superiore al 20%, facciamo i conti con un indice poco più che positivo». Continua...