Ha fatto molto scalpore il rapporto pubblicato una settimana fa da Goldman Sachs, dal titolo "Making Cents: the Cycle and the return of Low Returns"; in cui la banca americana esamina le prospettive future della borsa americana, sulla base di una misura definita come Market Risk Index. Si tratta di un indicatore composito, basata su cinque sottoelementi dalle elevate... Continua...
L'Europa continua a sottoperformare gli Stati Uniti. Questione di differente composizione settoriale e di dinamica dei profitti, non c'é dubbio. Sta di fatto che il confronto fra i rispettivi fondamentali urla vendetta: il rapporto fra il Price/Book Value del MSCI Europe e il P/BV del MSCI USA è crollato a livelli a dir poco oltraggiosi: ai minimi storici. Lo sconto attualmente sfiora il... Continua...
Fino al 1° agosto, nei casi in cui il FOMC non aumentava i tassi in occasione di una riunione ufficiale, a fronte di un registrato pessimismo da parte degli investitori alla vigilia della riunione; il mercato azionario americano vantava una probabilità dell'83% di crescere il mese successivo; in media, del +2.4%. All'inizio del mese scorso la Fed ha rispettato le attese... Continua...
Malgrado il bear market in essere a Piazza Affari, la condizione infrasettoriale non è così disastrata. Allo stato attuale, soltanto sei dei 19 settori della borsa italiana, si collocano sui livelli più bassi degli ultimi dodici mesi. Una statistica da un lato confortante, dall'altro tutt'altro che incoraggiante: evidentemente le vendite non hanno raggiunto ancora il culmine. Continua...
Sebbene la terza e la quarta economia continentale presentino diversi punti di contatto ed elementi che le accomunano; non mancano la differenze: per certi versi la Spagna è ciò che poteva essere l'Italia. Le riforme approvate a Madrid all'inizio del decennio, e la profonda ristrutturazione del sistema bancario, hanno consentito all'economia iberica di migliorare... Continua...
«Da sempre i rapporti di forza fra le piazze borsistiche sono alimentati dalle differenti dinamiche macroeconomiche. In particolare quando confrontiamo Europa e Stati Uniti, calcoliamo la differenza fra i rispettivi indici delle sorprese macro. Questo dato da sempre è ben correlato all’andamento del rapporto fra Eurostoxx50 e S&P500: sia in valuta locale, sia in valuta comune». Continua...
Gli Stati Uniti quest'anno hanno fortemente sovraperformato rispetto ai listini europei. Negli ultimi tre mesi il divario si è ulteriormente allargato: sia in valuta locale, sia in valuta comune. Il rapporto fra Eurostoxx50 e S&P500 si attesta ai livelli più bassi degli ultimi trent'anni, malgrado il flusso di dati macroeconomici sia risultato migliore delle attese nel... Continua...
Malgrado un costante flusso di cattive notizie riguardanti la bilancia commerciale, la curva dei rendimenti, la stagionalità negativa e la crisi della Turchia, il mercato ha dimostrato di essere immune dai condizionamenti negativi macro. Gli operatori si sono concentrati sulla stagione degli utili e sull'ottimo dato del PIL del secondo trimestre, che ha consentito allo S&P di... Continua...
Una delle antiche dispute in cui si cimentano gli operatori quando non hanno nulla di meglio da fare, è se sia meglio il day trading o il trading di posizione. Non c’è dubbio, argomentano i primi: operare nell’intraday riduce i rischi e permette di mettere da parte piccoli ma costanti guadagni. «Quando mai», ribattono i secondi, i guadagni si fanno nel lungo periodo, avendo... Continua...
Il ribasso di ieri a Piazza Affari giunge un po' a sorpresa, vista l'opera convincente di risalita dai minimi che si stava manifestando. Ma vediamo di capire cosa è successo nelle ultime sedute. Si parte dalla capitolazione dello scorso 16 agosto: un evento apicale, registrato a ribasso già inoltrato, che tendenzialmente segnala la liquidazione al meglio delle posizioni... Continua...