La stagione trimestrale degli utili è entrata la settimana scorsa nel vivo, con rilasci di rendiconti in alcuni casi spettacolari e superiori alle aspettative degli analisti. Ma il mercato è rimasto finora perlopiù impassibile, con reazioni che di solito si esauriscono nel giro della stessa seduta. Festeggiano i venditori di opzioni, che intascano i premi grazie al persistente declino della volatilità. Continua...
Nelle ultime tre settimane, il settore di Wall Street di gran lunga più brillante è risultato l'Energy, con una performance prossima al 10%: il doppio rispetto al secondo settore migliore; anch'esso un difensivo (Health Care). Merito in parte del buon andamento del petrolio, che non accenna ad allontanarsi dalla soglia dei 70 dollari; ma qui c'é un fenomeno di lunga data: il ritardo accumulato... Continua...
Esattamente tre mesi fa, il 26 gennaio, Wall Street ha raggiunto un nuovo massimo storico. Da allora il ripiegamento si è spinto lievemente oltre il 10%, prima di rimbalzare in una terra di nessuno fra il massimo storico e i recenti minimi. L'uptrend negli ultimi anni è stato talmente fermo, che è facile immaginare che questo sia l'arco di tempo più prolungato senza un nuovo massimo. Continua...
Gli investitori continuano a digerire una raffica di bilanci trimestrali delle principali società quotate. Ma l'attenzione è ormai rivolta verso il FOMC del prossimo 2 maggio, non tanto per una eventuale decisione sui tassi, che non è attesa; quanto per l'orientamento che sarà fornito dai banchieri centrali. Va notato come il mercato tenda a far bene, all'indomani di una riunione... Continua...
Se ne stanno accorgendo un po' tutti: da qualche mese il mercato del credito, rappresentato dallo spread di rendimento fra corporate bond ad alto rendimento e yield dei titoli di Stato, manifesta crescenti fibrillazioni. In particolare nell'Eurozona il differenziale fra i bond ad alto rendimento e il rendimento medio semplice dei titoli governativi delle principali economie... Continua...
Tutti conoscono gli indicatori perlomeno più popolari e diffusi dell'analisi tecnica: l'RSI, il MACD, le medie mobili, e via dicendo. Ma ben pochi si soffermano sull'efficacia di questi strumenti. Così, oggi cercherò di rispondere a questo dilemma. In realtà me ne sono già occupato nel passato, ma gli anni passano, e ciò che in passato può aver funzionato, oggi può rivelarsi inconsistente Continua...
Una delle regole auree dell'asset allocation, consiste nel sovrappesare il mercato azionario quando il ciclo economico è robusto, scaricando Equity e investendo in reddito fisso quando al contrario la congiuntura economica volge al peggio. Non è necessario che l'economia entri in recessione per confidare in performance migliori - in termini assoluti e relativi - da parte dei titoli... Continua...
Un recente rapporto di una nota banca d'affari, ha evidenziato il drastico aumento della correlazione fra tutte le società facenti parte del paniere dello S&P500. Cresciuto in termini di media a tre mesi dal 9% di gennaio all'attuale 52%., in termini grezzi il coefficiente di correlazione medio si attesta al 95esimo percentile di tutte le letture registrate dal 1980. Continua...
Come ho rilevato una settimana fa in questa sede, lo S&P ha iniziato l'ottava appena sopra i supporti che contano, generando le condizioni per un rimbalzo. Le notizie hanno riportato il mercato all'interno del trading range inaugurato lo scorso 21 marzo, l'ultima volta che la Fed ha aumentato i tassi di interesse. La retorica della guerra commerciale fra Cina e Stati Uniti non ha avuto... Continua...
Per la prima volta da giugno 2016, lo S&P500 ha chiuso sotto la media mobile a 200 giorni. A partire dal 1929, questo è il 19esimo episodio, conteggiando soltanto i casi di permanenza di almeno un anno sopra la media mobile. Si tratta di un livello seguito da tutti, per cui i Tori useranno questo ripiegamento, mentre gli Orsi argomenteranno che un decisivo supporto è stato violato. Continua...