Ormai l'argomento del giorno è diventato il prossimo referendum nel Regno Unito, e la possibilità che i sudditi di Sua Maestà escano dall'Unione Europea. I mercati finanziari ci credono: la sterlina è scesa ai minimi degli ultimi quindici mesi, e la borsa di Londra paga questa eventualità con un vistoso derating. Trovo interessante proprio l'esame del rapporto fra il Price/Earnings... Continua...
I Tori sono tornati alla ribalta la scorsa settimana, con un rimbalzo culminato nel rialzo impressionante di venerdì. L'andamento di questi primi due mesi dell'anno ricorda per diversi aspetti quello di settembre-ottobre dello scorso anno, quando alla fine si realizzò un minimo definitivo. Anche venerdì, come allora, la media mobile a 40 settimane ha agito... Continua...
Diciamo che un bear market tipicamente produce una contrazione di quotazioni nell'ordine del 15-30%: un sacrificio doloroso, ma relativamente accettabile. Un bear market devastante è tale invece quando produce una perdita di valore superiore al 30%, in un arco di tempo ragionevolmente ristretto: questo sì che risulta avvertito dagli investitori... Continua...
Probabilmente i Tori staranno pensando che hanno visto già troppe volte l'andamento recente nel passato, specie in occasione della settimana di scadenze tecniche: un contesto tecnico deteriorato, abbinato ad un flusso di notizie di stampo negativo, che genera pressioni verso il basso in un limitato arco di tempo. La nostra teoria è che... Continua...
Qualche giorno fa Bill Gross ha posto ai banchieri centrali una domanda dal tono sarcastico: «come sta andando a voi?», criticando praticamente tutti gli stessi sotto l’influsso delle rispettive banche centrali. Siamo lieti di apprendere che il leggendario fondatore di PIMCO la pensi come noi. Di recente, anche Rand Paul ha criticato la Fed e tutto... Continua...
Qual è errore più grave e imperdonabile? quello di Trichet, che aumenta i tassi in Europa a luglio 2008, temendo una fiammata inflazionistica che mai si concretizzerà? o quello della signora Yellen, che per non perdere la reputazione aumenta i tassi lo scorso dicembre, rischiando concretamente di fare clamorosa marcia indietro, come le poche banche... Continua...
La prima parte di febbraio ha proseguito la tendenza negativa del mese passato. Il principale catalizzatore della debolezza degli ultimi giorni è stato il rapporto sull'occupazione pubblicato venerdì: sensibilmente inferiore alle aspettative. Così, giusto quando sembrava che i trader iniziassero a valutare il mercato in termini più benevoli, è arrivata... Continua...
Il commento di un mese fa partiva dalla risposta fornita ad un cronista che ci ha chiesto come mai siamo così negativi sul mercato azionario; soltanto perché la Fed si accingeva ad aumentare i tassi di interesse. Candidamente aggiungeva che la borsa di solito sale all’inizio di un ciclo di aumenti dei tassi. Gli abbiamo spiegato la differenza fra il restringimento... Continua...
L'azionario americano scende sotto ai minimi della scorsa estate dopo un mese di gennaio particolarmente negativo. Gli investitori sono preoccupati ma non ancora in preda al panico, a giudicare dall'andamento dell'indice VIX, l'indicatore di volatilità elaborato dalla Borsa di Chicago. Il ribasso si estende a tutti i settori e oltre il 40%... Continua...
Si tende a dare al settore energetico la colpa del crollo dei Corporate Bond negli Stati Uniti, e la conseguente impennata di rendimenti e spread, a livelli che nel passato hanno anticipato le ultime due formali recessioni USA. In parte, questo è vero. Ma cosa succederebbe se ci soffermassimo sui Corporate spread che escludono il settore Energy? Continua...