Siamo giunti alla settimana di scadenza mensile delle opzioni, e non è cambiato molto rispetto alla passata settimana, con le basi più attive che catalizzano le negoziazioni giornaliere. Le basi put 204 e 205 sullo SPY continuano a contenere il mercato, ma anche la base 205 call risulta molto consistente, per cui non ci sorprenderemmo se il mercato... Continua...
Questa scellerata politica monetaria non è stata confinata agli Stati Uniti. Il resto del mondo ha copiato gli USA, nonché il Giappone, che adotta una simile politica monetaria da 27 anni, con scarsi risultati: il mercato azionario domestico non ha più avvicinato i 39000 punti raggiunti dal Nikkei alla fine del 1989, e quota oggi circa 16700 punti. La Bank of Japan... Continua...
In principio fu la Bank of Japan. Che violò il sacro totem della politica monetaria, allargando il proprio bilancio a dismisura nel tentativo di vincere la trappola della liquidità: complice un sistema bancario gravato da crediti inesigibili – ricorda qualcosa?... – l’istituto di emissione nipponico acquistò tutto ciò che vantasse lontanamente un prezzo. Continua...
Ci risiamo: dopo un rally durato dieci settimane, lo S&P si blocca. È già successo dopo il minimo di ottobre 2014 - l'ultimo minimo dalla qualità tale da giustificare la logica del "buy on dips" - e poi dopo il bottom di agosto 2015: dieci settimane di rally, e poi lo stallo. Una prolungata quanto sterile congestione nel primo caso, una brusca inversione... Continua...
Con la scadenza delle opzioni di maggio a nove giorni da oggi, siamo entrati in un periodo in cui il mercato può risultare influenzato da fattori esogeni, in particolar modo quando si colloca a ridosso delle basi put. A tal proposito, lo S&P ha abbattuto la scorsa settimana due supporti collegati al mercato delle opzioni, scendendo fino a quota 2040 punti... Continua...
Il completamento del terzo round di Quantitative Easing è coinciso con la formazione di un massimo che si sta rivelando difficile da superare. Le oscillazioni dello S&P500 sono risultate estremamente volatili dalla fine del 2014. In effetti, dopo la conclusione del primo QE nel 2010, del QE2 nel 2011 e dell’Operation Twist nel 2012, il mercato è salito... Continua...
Stiamo monitorando da vicino l'andamento dell'oro. Quando il metallo giallo è balzato a cavallo fra gennaio e febbraio, fummo solleciti nel valutare favorevolmente il movimento, alla luce del superamento della media mobile a tre anni da parte dello SPDR Gold Trust (GLD). Due mesi dopo quella rottura, l'ETF sembra aver finalmente guadagnato... Continua...
Spesso si sente parlare di questo "CESI", il misuratore delle sorprese macro derivanti dal confronto fra i dati economici attesi dagli analisti, e quelli effettivamente pubblicati dalle agenzie governative e pubbliche. Il fatto è che effettivamente questo importante indicatore risulta la stima migliore, oltretutto disponibile su base quotidiana, dell'andamento... Continua...
L'andamento del mercato azionario europeo per certi versi ricorda da vicino quanto occorso lo scorso autunno: quando un tentativo di miglioramento del massimo precedente si risolse a novembre in un insuccesso; una falsa rottura, una "trappola per Tori" che fu seguito da un mesto ritorno verso nuovi e ulteriori minimi. Ad accomunare le due esperienze... Continua...
Sì, come tutti sanno, siamo entrati nel periodo dell'anno noto a tutti per le sue proprietà stagionali negative. Questo aspetto, assieme alla debolezza che tipicamente segue le riunioni della Fed, le resistenze e i ribassi che tipicamente seguono i rialzi a doppia cifra come quello recente; costituiscono un rischio per i Tori. La buona notizia è che se lo S&P... Continua...