Il Federal Open Market Committee (FOMC) ha riservato poche sorprese: nessuno si aspettava che la Fed aumentasse i tassi, e la signora Yellen non ha deluso. Immutata per quest'anno la proiezione dei tassi di interesse, mentre abbiamo assistito ad una revisione verso il basso per il 2017 e 2018, sulla scia del deludente dato sull'occupazione di maggio. Continua...
Che è successo ai banchieri centrali? balbettano, tentennano, nicchiano. Promettono quattro aumenti dei tassi ufficiali in un anno, poi due, poi almeno uno, poi si fanno condizionare dall’ultimo dato macro pervenuto come il più pollo dei trader, rimandando tutto al 2017 (e poi si vedrà). Giurano che mai, la nostra banca centrale non taglierà mai i tassi... Continua...
Si discute molto in questi giorni circa la condizione della curva dei rendimenti e il suo progressivo appiattimento. Oggi vorrei soffermarmi sull'andamento del mercato partendo da determinati livelli di differenziale. Il grafico in basso mostra la progressione delle diverse scadenze nell'ultimo paio di anni: si può notare come alcune scadenze brevi attualmente... Continua...
Non si parla d'altro. La possibilità che i destini di Regno Unito e Unione Europea si separino, tiene banco fra i desk dei gestori globali. Il rischio di Brexit è considerato il "tail risk" più consistente, stando al sondaggio mensile condotto da BoA Merrill Lynch; seguono il rischio che le misure di stimolo monetario adottate da BCE e BoJ falliscano nei propositi... Continua...
Wall Street sta per il momento snobbato le difficoltà della congiuntura economica segnalate dalla pendenza negativa del Citi Economic Surprise Index (CESI) degli Stati Uniti. Una divergenza che in un modo o nell'altro bisognerà ricomporre. Il Toro formalmente non è mai venuto meno: grazie alla provvidenziale tenuta del supporto... Continua...
Questa settimana porta con se' la scadenza delle opzioni trimestrali, nonché tutta una serie di appuntamenti macro che la comunità internazionale attende con trepidazione. Si incomincia con la riunione del Federal Open Market Committee (FOMC), che si pronuncerà sul livello dei tassi di interesse negli Stati Uniti. Dopo il dato deludente di maggio... Continua...
Ne è passato da tempo da quando, all'inizio dell'anno, il PIIGS Index - che raggruppa in maniera equiponderata gli indici delle borse di Italia, Spagna, Portogallo, Grecia ed Irlanda - abbatté la trendline di sostegno che congiungeva tutti i minimi crescenti fatti registrare dalla fine del 2012 in avanti. Questo, dopo aver disegnato un potenziale doppio massimo... Continua...
Alla luce degli utili ufficialmente riportati negli ultimi dodici mesi, e a fronte di una quotazione dello S&P500 a 2100 punti, otteniamo che il mercato quota a circa 24 volte i profitti. Per dirla in altri termini, se aveste un’azienda che realizza profitti annuali per 100.000 dollari all’anno al netto delle tasse, e un giorno arrivasse qualcuno che ve ne offre 2.4 milioni... Continua...
Da un paio di settimane a questa parte, in concomitanza con il balzo più recente dello S&P500; le società USA di migliore qualità - sotto il profilo fondamentale - sono tornate a primeggiare a Wall Street. Una buona notizia, in apparenza: se non fosse che tutto il rialzo sperimentato da febbraio in poi è stato condotto dalle società di minore qualità. Continua...
Se mai da qui partisse un nuovo bull market; voglio dire, se lo S&P500 superasse il massimo di un anno fa, il Dow Jones si spingesse sopra i 18.000 punti e il Nasdaq quota 5 mila; quale settore potrebbe risultare trainante? forse il Biotech? Per rispondere a questa domanda, mi sono servito di un fondamentale parallelo storico: quello con tutte le... Continua...