Questa settimana porta con se' la scadenza delle opzioni trimestrali, nonché tutta una serie di appuntamenti macro che la comunità internazionale attende con trepidazione. Si incomincia con la riunione del Federal Open Market Committee (FOMC), che si pronuncerà sul livello dei tassi di interesse negli Stati Uniti. Dopo il dato deludente di maggio... Continua...
Ne è passato da tempo da quando, all'inizio dell'anno, il PIIGS Index - che raggruppa in maniera equiponderata gli indici delle borse di Italia, Spagna, Portogallo, Grecia ed Irlanda - abbatté la trendline di sostegno che congiungeva tutti i minimi crescenti fatti registrare dalla fine del 2012 in avanti. Questo, dopo aver disegnato un potenziale doppio massimo... Continua...
Alla luce degli utili ufficialmente riportati negli ultimi dodici mesi, e a fronte di una quotazione dello S&P500 a 2100 punti, otteniamo che il mercato quota a circa 24 volte i profitti. Per dirla in altri termini, se aveste un’azienda che realizza profitti annuali per 100.000 dollari all’anno al netto delle tasse, e un giorno arrivasse qualcuno che ve ne offre 2.4 milioni... Continua...
Da un paio di settimane a questa parte, in concomitanza con il balzo più recente dello S&P500; le società USA di migliore qualità - sotto il profilo fondamentale - sono tornate a primeggiare a Wall Street. Una buona notizia, in apparenza: se non fosse che tutto il rialzo sperimentato da febbraio in poi è stato condotto dalle società di minore qualità. Continua...
Se mai da qui partisse un nuovo bull market; voglio dire, se lo S&P500 superasse il massimo di un anno fa, il Dow Jones si spingesse sopra i 18.000 punti e il Nasdaq quota 5 mila; quale settore potrebbe risultare trainante? forse il Biotech? Per rispondere a questa domanda, mi sono servito di un fondamentale parallelo storico: quello con tutte le... Continua...
La settimana breve appena conclusa non ha prodotto un allungo per il mercato, come paventato, a causa dello scarso potenziale da ricoperture relative alla scadenza delle opzioni put. Al contempo, la base 209 dell'opzione put sullo SPY ha agito da supporto, alla vigilia della seduta cruciale di venerdì, e anche dopo il rilascio del dato. Alla fine lo S&P si è mosso molto poco, in assenza... Continua...
Nel momento in cui scriviamo questo commento lo S&P500 si colloca a 2099 punti, a poco più dell’un percento dal massimo storico. Per cui pensiamo che sia il momento giusto per discutere se il mercato sia caro o conveniente rispetto agli standard storici. Quando gli investitori esaminano questa problematica, di solito confrontano le quotazioni di mercato... Continua...
Uno dei motivi per cui un anno fa consigliammo di uscire dalle borse europee, preferendo loro il listino newyorkese, si basava sui fondamentali: il rapporto fra il Price/Earning del MSCI Euro e il P/E della borsa americana si era impennato a livelli ingiustificabili; e si attestava a ben più di una deviazione standard rispetto alla media degli ultimi quindici anni. Continua...
Dopo aver difeso con successo quota 204 dollari in occasione della scadenza mensile di due settimane fa, lo SPY è salito fino alla parte superiore del trading range a 210 dollari. In ciò cogliendo di sorpresa gli operatori, con le posizioni in essere sulle opzioni put raddoppiate rispetto a quelle in call man mano che ci si è avvicinati alla scadenza. Continua...
La spesa per consumi è largamente preponderante nell'economia americana; anche dopo anni di deleveraging. Soprattutto in borsa, si misura con attenzione l'andamento del settore Retail: perché, si argomenta, se le società dei beni di consumo languono, il mercato non potrà non risentirne. L'allarme è giustificato più che mai in queste settimane... Continua...