C’è euforia fra gli appassionati d’arte: una manciata di giorni fa è stato battuto all’asta il “Nudo disteso” di Modigliani per l’impressionante cifra di 170 milioni di dollari. Si tratta della seconda assegnazione in assoluto più lucrosa della storia, che non fa che altro che rafforzare la tendenza ad aste multimilionarie degli ultimi anni. Continua...
Ottobre è stato un gran mese per il mercato azionario, ma ora gli indici principali sono alle prese con un livello temuto dagli analisti tecnici: i massimi che hanno preceduto lo storno di agosto. Si tratta per lo S&P di quota 2135 punti. Sembra che gli investitori stiano prevedendo alternativamente uno fra tre scenari: uno, riguarda la possibilità... Continua...
Potrebbe sembrare cinico o irrispettoso ricordarlo, ma le borse raramente sono scese, dopo gli attentati terroristici: New York salì del 4% tre mesi dopo l’11 settembre; e in analoga misura, per tornare in Europa, salì il Footsie inglese dopo l’attentato del 7 luglio 2005. A Madrid l’Ibex non perse terreno, passati tre mesi dall’attentato di Atocha. Continua...
Non ci sono soltanto brutte notizie da riportare. Una buona notizia, ad esempio, è che il "beta" dei fondi hedge della tipologia macro è tuttora negativo: lo è da settembre. Ciò testimonia una scarsa assunzione di rischio da parte degli speculatori professionali, e in ottica contrarian dovrebbe risultare bullish. In effetti, da quando nel 2009 è iniziato... Continua...
Da un anno a questa parte disponiamo di un efficace setup che ha intercettato praticamente tutti i massimi di Wall Street. La logica è ampiamente condivisibile: è insensato che un mercato salga, a braccetto con la volatilità. Se sale lo S&P, e sale anche il VIX, c'è qualcosa che non va: gli investitori partecipano al rialzo, ma si coprono comprando... Continua...
La settimana scorsa abbiamo rilevato come gli indici principali (S&P500, Dow Jones Industrial e Russell 2000) fossero contestualmente alle prese con la resistenza opposta da cifre tonde. Il ripiegamento non ha tardato a manifestarsi, spingendo molti indici sotto i livelli di pareggio per il 2015. Certo la correzione è stata anche più profonda del... Continua...
Diversi investitori e gestori hanno messo in guardia negli ultimi lustri circa i rischi rappresentati dall’esplosione del debito. Una leggenda come Stanley Druckenmiller ha segnalato le minacce per l’economia rappresentate dalle obbligazioni derivanti dalla sanità e dalla previdenza sociale: se tutti ricevessero ciò che si attendono di ottenere, a fronte... Continua...
Chi legge da tempo questa colonna, sarà a conoscenza dell'impressionante somiglianza di quest'anno con il 2011, con il mese passato che ha replicato fedelmente l'andamento di quattro anni fa. Da questo punto di vista, se il corrente mese di novembre dovesse replicare l'andamento del 2011, una correzione sarebbe in vista. Tuttavia, nei giorni... Continua...
La principale ragione per cui l’economia americana fa fatica a recuperare dalla Grande Recessione del 2007-2009, è perché lo stock di debito è davvero molto difficile da digerire. Il debito globale è cresciuto di oltre 60 trilioni dal 2007, e non c’è verso di godere di una ripresa in presenza di una espansione così massiccia. Bisogna tenere a mente... Continua...
Una volta archiviato il mese di ottobre, è il caso di ricordare che siamo entrati in quello che storicamente è il miglior semestre dell'anno: negli ultimi cinquant'anni, il periodo compreso fra novembre e aprile ha conseguito una performance media del +6.56%, con ritorni favorevoli nel 76% dei casi; battendo tutti gli altri 11 semestri dell'anno. Continua...