Le famiglie hanno letteralmente salvato la baracca nel 2022, con una spesa per consumi favorita dai generosi sussidi governativi e dal reddito in precedenza messo da parte. Ma ora c'è un dato inquietante che conferma i timori di imminente recessione negli Stati Uniti. Continua...
Tocca fare il tifo per la Germania: il nesso economico fra Roma e Berlino è più evidente di quanto non si creda. La brutta notizia è che possiamo ancora soffrire nell'immediato. La buona notizia invece proviene dalla Cina e dal suo reopening. Vediamo perché. Continua...
Le aspettative inflazionistiche non si sono disancorate dal fondo: gli operatori economici si sono lasciati convincere dalla determinazione di Powell. L'aspetto rilevante però è che il CPI non ha raggiunto la soglia critica oltre la quale il banco salterebbe. Continua...
La gestione disordinata del CoViD ha impattato pesantemente i ritmi di crescita di Pechino. Eccezion fatta per il 2022, il PIL cinese cresce ancora a livelli invidiabili per gli standard occidentali, sebbene stia mestamente convergendo verso il basso. Continua...
Nel momento in cui il 65% degli economisti interpellati da Bloomberg si esprime a favore dell'imminenza di una recessione negli Stati Uniti, con l'Eurozona (Eurozona e Regno Unito) date già da tempo in modalità negativa; fa notizia chi si aspetta il contrario. Continua...
La banca centrale americana è sempre più sede di scontri accesi fra falchi e colombe. Fra chi esorta Powell ad iniziare a comunicare la volontà di tagliare i tassi, e chi lo sprona ad aumentare a tambur battente. Quale sarebbe allora un livello appropriato prima del pivot dovish? Continua...
L'Italia paga sui titoli di Stato decennali un punto percentuale in più rispetto alla Spagna. Colpa di un maggiore debito pubblico, e di un'economia meno produttiva. In passato il premio per il rischio è stato meno consistente. Ma ora torna a dilatarsi. Continua...
Il sondaggio dell'IFO non fa registrare alcun ottimismo circa le prospettive dell'economia, ma intanto il momentum fa registrare una certa stabilizzazione. Soprattutto, è il mercato finanziario ad anticipare un netto miglioramento umorale nei prossimi mesi. Continua...
Altro che imminente pivot dovish: prima che le condizioni finanziarie complessive negli Stati Uniti raggiungano livelli assolutamente incoraggianti, per l'economia e per il mercato azionario, passeranno svariati mesi. Forse, anni. Continua...
La frenata macro in essere da inizio anno non accenna a rientrare, ma nemmeno a peggiorare. Gli indici che confrontano le release economiche con la media si stabilizzano su valori tuttora negativi. La riconquista dello zero è nel mirino di tutti gli investitori. Continua...