Per una volta il Vecchio Continente produce una crescita economica lusinghiera, grazie al contributo delle economie periferiche: Italia, Spagna e Portogallo. Ma il tightening della Banca Centrale Europea minaccia una seconda metà dell'anno di tutt'altro tenore. Continua...
Il generoso +0.5% del primo trimestre appare perlopiù una aberrazione. Colpa del credito erogato al settore privato: in calo ancor prima che sul Belpaese arrivasse il fallout dei dissesti bancari negli Stati Uniti. Che si tratti di minore offerta o domanda, l'economia ne risentirà. Continua...
Un tentativo di ripartenza del ciclo economico è stato frenata dalla crisi bancaria originata dall'aumento troppo rapido dei tassi di interesse. Le autorità monetarie hanno creato un cordone sanitario che ha evitato il peggio, ma la seconda metà dell'anno sarà di ben diverso tenore. Continua...
L'economia mondiale fa ancora fatica ad uscire dal rallentamento formalizzato giusto un anno fa dagli Economic Data Change Index. Un po' a sorpresa, esce meglio di altre dalla stagnazione l'Eurozona. Segue l'Italia. In comprensibile ritardo gli Stati Uniti. Continua...
La ripresa economica in atto dalla fine dello scorso anno, confermata dalla vitalità dei listini azionari di tutto il mondo, ha una indubbia protagonista: la Cina, che sforna dati macro sensibilmente migliori delle aspettative della vigilia. In mesto ripiegamento l'Italia. Continua...
Nel Rapporto Giornaliero degli ultimi giorni è stata proposta una riflessione circa la risposta prevedibile per il mercato azionario, dopo una pausa nel processo di aumento dei tassi di interesse negli Stati Uniti. Qui volevo soffermarmi invece sull'aspetto macro. Continua...
Si discute tanto in queste settimane di curva dei rendimenti invertita e persino sulla via del ribaltamento. Il problema è sempre quella della tempistica che ci separa dalal prossima recessione ma, non dovesse bastare, ecco un altro misuratore della prossima contrazione economica. Continua...
La politica monetaria complessiva è condizionata da tanti fattori, fra cui il policy rate (negli Stati Uniti: il Fed Funds rate) è soltanto uno dei tanti, e forse nemmeno il più rilevante. Powell in effetti dovrebbe valutare una pausa, viste le condizioni restrittive ora raggiunte. Continua...
Produzione industriale in Italia in crescita a gennaio rispetto allo stesso mese dello scorso anno, seppur inferiore alle aspettative. Ancora una volta, però, si segna il divario rispetto ad un PMI manifatturiero in Germania ancora vistosamente in ritardo. Continua...
Si conclude l'epoca delle sorprese economiche benigne. La contrazione su base annuale dell'offerta di moneta, e la vistosa riduzione dei volumi di credito erogati al settore privato, pongono fine ad un biennio in cui i dati macro italiani hanno sistematicamente battuto le stime. Continua...