La formalizzazione del bear market e l'inasprimento della politica monetaria restrittiva da parte della Federal Reserve, rilanciano i timori di economia in frenata negli Stati Uniti. Il primo quarto si è chiuso con una variazione annualizzata del -1.5%. Si replica nel Q2? Continua...
Non sempre i ripiegamenti di entità superiore al 20% dai massimi sfociano in definitiva recessione. Ma le eccezioni sono ben definite, tanto nel numero quanto nella spiegazione, perlomeno ex post. In effetti agli investitori manca ora una credibile opzione put. Continua...
È ancora presto per dirlo: l'ultimo dato a disposizione è quello di marzo. Troppo poche, cinque settimane, per stabilire che l'interscambio commerciale con l'estero abbia subito dei contraccolpi. Ma si intravvede una tendenza, e non è quella su cui molti scommetterebbero. Continua...
Il 2021 ha fatto registrare un prodigioso tasso di crescita dell'attività economica. In buona misura, si è trattato di un doveroso rimbalzo rispetto alla depressione andata in scena l'anno precedente. Ma ci sono elementi che fanno temere ora il peggio per l'economia italiana. Continua...
La guerra in Ucraina e le banche centrali giustamente aggressive minacciano una contrazione del ciclo economico nella seconda metà dell'anno. Ma c'è una argomentazione che esclude categoricamente una caduta dei consumi, e di conseguenza una recessione. Continua...
Le banche centrali di tutto il mondo sono attivamente impegnate nel contenere la crescita dei prezzi dei beni di consumo, e hanno dichiarato che non esiteranno a rischiare una recessione per perseguire questa missione. Uno studio conferma che non attenderemo molto. Continua...
In Italia i dati economici deludono le aspettative che ne stanno precedendo la diffusione. Un fenomeno in essere dall'inizio dell'anno, e che non trova eguali nel resto del mondo, eccezion fatta per il Giappone. Questo è il contesto che precede la release del PIL del primo trimestre. Continua...
L'invasione russa dell'Ucraina rischia di contribuire in modo decisivo ad un rallentamento però in essere già da tempo nel Vecchio Continente. Il livello assoluto dell'attività non preoccupa, ma c'è questo scomodo parallelo con l'esperienza di quattro anni fa. Continua...
La sanguinosa guerra in Ucraina si aggiunge ad un crescente elenco di timori per le aziende del Vecchio Continente. L'inflazione mangia la maggiore moneta proveniente dal Quantitative Easing e, al netto, quanto residua rischia di non bastare per il mercato azionario. Continua...
Il dibattito verte sulla possibilità che una recessione sia prossima negli Stati Uniti, sulla base di un livello di rendimenti a breve scadenza, superiore agli yield ottenibili sulle scadenze più lunghe. Un dibattito surreale, visto il comportamento storico precedente le contrazioni del PIL. Continua...