Per la prima volta da giugno 2016, lo S&P500 ha chiuso sotto la media mobile a 200 giorni. A partire dal 1929, questo è il 19esimo episodio, conteggiando soltanto i casi di permanenza di almeno un anno sopra la media mobile. Si tratta di un livello seguito da tutti, per cui i Tori useranno questo ripiegamento, mentre gli Orsi argomenteranno che un decisivo supporto è stato violato. Continua...
Il mercato è chiaramente condizionato dalle notizie, specialmente dalla disputa commerciale fra Stati Uniti e Cina: che genera notevoli movimenti intraday in un senso e nell'altro. Poiché alle parole non sono ancora seguiti i fatti, la volatilità non è seguita da direzionalità. Nel frattempo Trump ha sparato un siluro nei confronti di Amazon, propagando onde d'urto a tutto... Continua...
Ho fatto un'interessante scoperta. Ho notato che le performance settimanali dello S&P500 si spingono verso l'alto o verso il basso in misura significativa. Inoltre, ho notato che la media a 10 rilevazioni della performance settimanale assoluta, si è spinta sopra il 3%, per la prima volta dal 2011. Questo vuol forse dire che sta tornando la volatilità? Continua...
Il settore tecnologico rimane sotto i riflettori negli Stati Uniti, a causa di una serie di colpi che hanno raggiunto prima Facebook, investita dalla gestione allegra della privacy dei suoi utenti; poi Tesla, e il rischio di incidenti che hanno indotto Moody's a downgradarne il debito; ed infine Amazon, bersagliata da un tweet del presidente Trump, critico nei confronti del basso carico... Continua...
All'inizio della scorsa settimana, due giorni prima della riunione del Federal Open Market Committee (FOMC), che ha visto la Fed aumentare i tassi di interesse di 25 punti base; lo S&P si attestava immediatamente sopra il supporto a 2740-2750 punti. La volatilità è cresciuta man mano che ci si è avvicinati alla riunione del braccio operativo della Fed, e anche la seduta successiva. Continua...
È stato finora un anno particolarmente turbolento. Lo S&P è arrivato a salire del 7% quando non era ancora finito il primo mese, prima di rovesciarsi. A marzo è rimbalzato, conseguendo una performance annuale provvisoria del 4%: in linea con l'andamento sperimentato dal 2010 ad oggi. Al Nasdaq, per inciso, è andata molto meglio. Oggi mi soffermerò sul confronto... Continua...
La massiccia presenza di opzioni call sullo SPY base 280 ha impedito allo S&P500 di scavalcare quota 2800 punti: le vendite short di future a copertura hanno impedito il breakout. Di buono c'é che la scadenza delle opzioni di marzo ha livellato il terreno, rimuovendo l'ostacolo a 280 dollari qualora lo SPY si riavicinasse nei prossimi giorni. Viceversa, se si tracciasse una linea... Continua...
Il trend rialzista ha superato i nove anni di anzianità. Risale al 6 marzo 2009, il giorno in cui il Dow Jones raggiunse finalmente un minimo, venendo dal devastante bear market del 2007-2009. Gli investitori moderni possono definirsi fortunati: sono rarissimi i casi così prolungati di rialzo per il mercato azionario. Analizziamoli nel dettaglio, per ottenere indicazioni utili per... Continua...
La scorsa settimana ho rilevato come lo SPY, il popolare ETF sullo S&P500, stesse rimbalzando sul supporto a 265-267 dollari: una zona cruciale nelle settimane passate. Ho fatto presente come una risalita avrebbe trovato naturale resistenza a 270 dollari, sede di una concentrazione di posizioni in opzioni put, oltre alla media mobile a 20 giorni e al 50% di ritracciamento... Continua...
Oggi mi vorrei soffermare sulle raccomandazioni di acquisto raccolte da Zacks Investment Research. Di solito questo dato è interpretato in chiave contrarian, perché di solito gli analisti seguono i prezzi, non li anticipano. Per cui quando un'azione è cresciuta e il rating non è ancora migliorato, di solito l'upgrade interviene di lì a breve. Utile è esaminare il complesso delle... Continua...