Dopo il vistoso rally di gennaio, che ha portato lo S&P a guadagnare più del 7% in prossimità del massimo del 26 gennaio, i timori di inflazione hanno alimentato una correzione, esacerbata dallo smantellamento di posizioni short sulla volatilità. È seguito un rally "a V", che ha portato ad un nuovo picco di 26: febbraio, questa volta. La prima testimonianza di Powell al Senato... Continua...
La volatilità è rimasta contenuta per anni, prima di infiammarsi alcune settimane fa. Il Cboe Volatility Index (VIX), che misura la volatilità implicita sulle opzioni sullo S&P500, è scesa però nuovamente sotto i 20 punti. L'ultima volta che il VIX ha registrato un valore mediamente simile per l'intero anno, risale al 2011. Oggi vorrei soffermarmi sul comportamento... Continua...
La passata settimana ha fatto registrare uno stallo nel recupero delle quotazioni azionarie. Gli indici principali hanno raggiunto le resistenze, che hanno avuto la meglio fino a venerdì pomeriggio: nell'ultima ora di contrattazioni, lo S&P difatti ha finalmente superato la media mobile a 20 giorni, nonché la chiusura della settimana precedente, mantenendosi però sotto quota... Continua...
A giudicare dall'andamento del mercato della passata ottava, si direbbe che l'andamento del mercato delle opzioni sull'indice abbia ancora una volta condizionato la direzionalità del mercato azionario. Lo S&P si è mosso non poco, dopo il massimo del 26 gennaio, muovendosi di 540 punti da massimo a minimo, e poi da minimo alla chiusura della passata ottava. Continua...
Mentre lo S&P500 riconquista la soglia dei 2700 punti, l'attenzione dei più resta catturata dal tonfo della settimana passata, che ha prodotto un ripiegamento del 10% dai massimi. La domanda ricorrente è se questo tonfo, maturato subito dopo il conseguimento di un nuovo massimo assoluto, rappresenti l'inizio di un crollo, o se si tratta dell'ennesima opportunità... Continua...
Per capire dove stiamo andando, è importante elaborare una teoria sui fattori che hanno prodotto il ribasso del mercato azionario della settimana passata. Lo S&P500, certo, ha risentito di una condizione di ipercomprato, che però perdurava da settimane. Una certa rilevanza l'hanno avuta le basi delle opzioni put sullo SPY, sotto i livelli vigenti, che hanno agito da calamita per... Continua...
Per la prima volta dopo 18 sedute, l'RSI a 14 giorni sullo S&P ha abbandonato una condizione di ipercomprato, scendendo sotto l'asticella dei 70 punti. Perfettamente replicata l'esperienza di fine 1996; anche per l'operato della banca centrale: il giorno successivo a quella stringa, l'allora Chairman Greenspan ammonì: «ci sono due bolle, quella del mercato azionario, e... Continua...
Prima della correzione della passata settimana, sembrava che il mercato azionario non conoscesse altra direzione al di fuori di quella rialzista. Il 2017 è stato uno dei due anni, dal 1929, in cui il ripiegamento più pronunciato non ha superato il 3%. Proprio così: per tutto l'anno passato, in qualunque giorno aveste comprato, al peggio avreste subito una perdita del 2.8%... Continua...
Alla luce delle perplessità tuttora manifestata da sedicenti "esperti di mercato", non posso fare a meno di notare le analogie con il contesto di metà anni Novanta: sotto la prospettiva del momentum di mercato e della volatilità. Un analista ad esempio ha invocato la prospettiva di una correzione, sulla base di uno "strano comportamento" del VIX: che sale assieme alle quotazioni... Continua...
Se si osservasse il grafico dello S&P500, non si avrebbero dubbi circa la presenza di una robusta dose di entusiasmo. D'altro canto, era normale assistere ad uno smantellamento del pessimismo, che accompagnava la salita dei prezzi, ben alimentato dagli inviti alla cautela quando non allo scetticismo da parte di rinomati "guru" di mercato. I timori palesati sono andati dal... Continua...