Il break ribassista della scorsa settimana sembra sempre più un evento che cambia la direzione del mercato verso il basso; e questo sotto un profilo sia tecnico che fondamentale. Dal primo punto di vista, il movimento secco verso il basso contiene quello che si chiama “gap di separazione”: il massimo del giorno è inferiore... Continua...
I tassi di interesse continuano a crescere in tutto il mondo. C'è chi sostiene che questa sia una buona notizia, perché segnala il disinvestimento dai bond, e l'afflusso di liquidità verso il capitale di rischio. D'altro canto, se l'economia va bene, è normale che il costo del denaro cresca. Ma non manca chi fa notare che un livello eccessivo... Continua...
Seduta debole a Wall Street con gli indici che tornano a contrattare dopo le pesanti flessioni della settimana scorsa, la peggiore settimana in 14 mesi per il Dow Jones. Tecnicamente, nonostante le flessioni, non ci sono per ora segnali ribassisti molto forti. Lo S&P 500 è riuscito a non sfondare la maedia a 50 giorni (1655) e se riuscirà... Continua...
Cosa ha provocato il ridimensionamento della scorsa settimana? e cosa ci dobbiamo aspettare nei prossimi giorni? I volumi stagnanti sono stati evidenti da lunedì a mercoledì, mentre lo SPY ha oscillato fra 169 e 170 dollari: un'area dove i venditori di opzioni hanno massimizzato i profitti. Tuttavia, volumi e vendite sono cresciuti giovedì, quando... Continua...
Il mercato è stato colpito duro da tutte le direzioni. Le società quotate hanno prospettato una debolezza prospettica, nel momento in cui il tapering del QE diventa più evidente. Il rendimento dei titoli decennali ha sperimentato un ulteriore balzo in avanti sulla scia di nuovi minimi nelle richieste di sussidi iniziali di disoccupazione. Continua...
Le società di gestione hanno da poco reso noti i risultati della raccolta netta di luglio. Per il secondo mese consecutivo, è stato registrato un enorme deflusso dai fondi di investimento di tipo obbligazionario, e un parallelo afflusso di liquidità verso le iniziative di investimento. Meglio tardi che mai, si direbbe, visto che da dicembre lo Stock/Bond ratio... Continua...
La borsa francese ha recuperato vistosamente posizioni nelle ultime settimane. Merito anche di una composizione in cui abbondano le imprese multinazionali, più esposte al ciclo economico globale, che non alla congiuntura interna ristagnante. Affermazione peraltro discutibile, da qualche settimana, visto che adesso il PMI... Continua...
Inizia oggi una settimana densa di risultati trimestrali e (soprattutto) dati economici importanti e la direzione dei listini dipenderà per la gran parte dall’esito della riunione del FOMC, da cui arriverà un annuncio mercoledì. Tutti eventi che portano cautela tra gli investitori nella seduta di oggi – anche se, come nota Peter Cardillo... Continua...
A Washington si starà guardando con una punta di compiacimento la buona prova di vitalità del dollaro, capace di staccare, nella prima metà dell’anno, una performance media ponderata del 4.2% che probabilmente dimostra che l’economia americana è sufficientemente forte da non abbisognare di una moneta debole... Continua...
Il mercato azionario americano continua a realizzare nuovi massimi assoluti, dopo che il primo segnale d'acquisto è stato fornito addirittura 51 mesi fa e mentre l'andamento annuale risulta positivo esattamente da quattro anni. L'indice Dow Jones si avvicina al suo obiettivo, il via libera arriva dal miglioramento del mercato del lavoro... Continua...