La conclusione è che le società che concentrano il loro business all'interno dei confini americani presentano delle valutazioni migliori. Le ragioni possono essere diverse: dollaro forte, rallentamento crescita economica cinese, problemi strutturali (gravi) in Europa Continua...
Sul finire dello scorso anno, le sollecitazioni di questo argine sono sempre state pagate a caro prezzo dal mercato azionario americano. Ma questa volta è diverso. Per almeno tre validi motivi. Continua...
Seguendo i social e i programmi televisivi, quota 2800 punti incombe come potenziale minaccia per gli investitori. Ma è più fondata la resistenza poco più in alto, a 2820 punti, dove lo S&P guadagnerebbe il 20% dalla chiusura di dicembre. Continua...
Grazie anche alla disponibilità di ETF replicanti, l'investitore moderno oggi dispone di strumenti con cui porre in essere strategie di investimento a rischio più contenuto. Ma non per questo meno efficaci dell'investimento sull'indice. Continua...
Dopo un'esitazione iniziale, lo S&P si è spinto oltre i 2758 punti: il 10% dai livelli di chiusura del 2018. Forse la combinazione di acquisti da delta hedging e di momentum hano compensato la mentalità da profit taking che solitamente si manifesta in prossimità di questi traguardi parziali. Continua...
Sul breve, quindi, è lectio attendersi un periodo di “stanca” per i mercati, ma le indicazioni di massima rimangono, però, ancora incoraggianti. Uno degli indicatori più seguiti, il Fear & Greed Index, sulle chiusure di venerdì 15 febbraio, indica una situazione di “Greed”; un mese addietro era “Fear”. Continua...
Il supporto a 2700 punti, derivante dall'analisi del mercato delle opzioni, in uno con un sentiment ancora favorevole; depongono a favore della ripartenza dell'indice S&P500. Continua...
L'esame del Bullish Percent segnala il transito verso una situazione di neutralità e di possibile transizione. Diversi indicatori suggeriscono cautela su questi livelli. Ma, come sempre, «Trade with a plane; not with a hope». Continua...
Lo S&P si è spinto oltre la media mobile a 80 settimane, nonché sopra la trendline che connetteva i massimi registrati nel corso del quarto trimestre. A meno di uno "scenario 2008", la strada appare spianata per i Tori... Continua...
Per gli Orsi, il rischio è quello di una riedizione del 2008, quando lo S&P superò questa media a gennaio, ci scese sotto a marzo, rimbalzò senza salirvi oltre a maggio, prima di precipitare, perdendo il 50% del suo valore. Continua...