Benché la media mobile a 50 giorni sia molto popolare fra gli investitori, la media a 80 giorni quest'anno ha contenuto diversi ripiegamenti da parte dello S&P500. Risale difatti all'11 ottobre 2016 l'ultima volta che i principali indici azionari americani hanno chiuso sotto questo benchmark: la debolezza persistette fino a poco prima delle elezioni. Ecco perché... Continua...
L’esito a sorpresa delle ultime elezioni presidenziali americane, ha innescato tutta una serie di strategie, basate sulla convinzione che il governo federale avrebbe rapidamente approvato una serie di investimenti pubblici, che avrebbero indotto un dilatamento del deficit di bilancio, costringendo la Fed ad aumentare anzitempo i tassi di interesse... Continua...
La quotazione di chiusura a 247.5 dollari del 26 luglio - una "seduta FOMC" - da parte dello SPY (l'ETF sullo S&P500), agisce ancora da resistenza per Wall Street, perpetuando un pattern in cui il mercato sale subito dopo il mantenimento dei tassi immutati. Ma la domanda che ci si pone, è se ancora una volta la media mobile a 80 giorni conterrà lo S&P... Continua...
Le quotazioni di questo settore nevralgico - per il mercato e per l'intera economia americana - sono più che quadruplicate, negli ultimi otto anni e mezzo. Nel primo trimestre è stata raggiunta una proiezione di primaria rilevanza, che in effetti ha contenuto l'avanzata fino ad ora. Ma ora i corsi stanno sollecitando con sempre maggiore convinzione la... Continua...
La debolezza relativa palesata dal settore tecnologico americano nelle ultime due settimane non è preoccupante, ma merita di essere monitorata con attenzione. Non foss'altro che per la vistosa correlazione vigente fra la forza relativa del Nasdaq (rapporto fra Composite e S&P500) e lo stato di salute generale del mercato azionario USA. Come illustra la... Continua...
La pausa della passata settimana è stata così contenuta che nessuno, fra rialzisti e ribassisti, ha trovato motivo per lamentarsene. Lo SPY ha fatto in tempo a realizzare un nuovo massimo storico, prima di sbattere contro il muro di opzioni call a 249-250 dollari. La buona notizia per i Tori è che questo muro è scomparso con l'ultima scadenza delle opzioni... Continua...
Nulla dura per sempre. Dopo 10 sedute positive di fila, il Nasdaq Composite ha fatto registrare venerdì una seduta dal segno negativo. Si è trattato comunque della sequenza più prolungata degli ultimi due anni. Mai come quest'anno è stato realistico il detto "The Trend is your Friend": ogni calo si è rivelato una opportunità di acquisto, e lo S&P... Continua...
Se non siete del tutto persuasi che l'operato della Federal Reserve non agisca sull'andamento del mercato, sarà sufficiente dare un'occhiata al comportamento dello SPDR S&P 500 ETF Trust (SPY) dopo il FOMC di metà giugno. L'ETF sullo S&P500 si è mosso lateralmente, come da copione, con il massimo precedente la riunione del braccio operativo... Continua...
Abbiamo archiviato da tempo ormai il primo semestre. Ed è stato un ottimo semestre, con lo S&P cresciuto di oltre l'8%, raggiungendo nuovi massimi assoluti ben 24 volte. Ancor più eclatante il drawdown: non superiore al 3% dal punto più alto al punto più basso, in termini di chiusura. Dal 1929, è soltanto la seconda volta che un ripiegamento... Continua...
Che si sia trattato delle minacce nucleari nordcoreane, dell'incontro fra Trump e Putin, del rilascio delle minute del FOMC di giugno, o dei banchieri centrali che (s)parlano delle prossime misure di politica monetaria; il mercato ha reagito consolidando le posizioni. Lo S&P, ad esempio, ha raggiunto la "resistenza del FOMC" a 244-245 dollari di SPY, attorno alla... Continua...