La scorsa settimana, dopo aver esaminato le resistenze che contenevano i principali indici di Wall Street, e dopo aver ponderato il comportamento tipico del mercato dopo la festività del Ringraziamento, rilevai la possibilità di una correzione per il mercato azionario. Lo S&P500 in effetti è sceso: di meno dell'1%. Anche il Russell2000 è sceso, ma... Continua...
Con una performance annuale provvisoria ad abbondante doppia cifra negativa (-21% per l’indice MIB a fine novembre; la seconda piazza peggiore nel G25, la Svizzera, perde poco più del 10%), è evidente che l'andamento della borsa italiana stia anticipando una recessione che dovrebbe fare capolino entro il prossimo anno. Continua...
Qual è il segreto di Wall Street? riformuliamo: come mai la borsa americana è salita così brillantemente nelle ultime tre settimane? Il merito è tutto di una ricorrenza ciclica, che da mesi proponiamo con una certa gratificazione ai lettori del Rapporto Giornaliero: dopo il minimo post-Brexit del 27 giugno, lo S&P500 ha impiegato... Continua...
La buona notizia per i Tori è che le cifre tonde a cui abbiamo fatto riferimento una settimana fa, sono state ovunque scavalcate, e ciò ha condotto a nuovi massimi storici su Dow Jones e S&P500, fra gli altri. Il primo in particolare si è spinto oltre i 19.000 punti, e questo suggerisce cautela; perché da quando l'indice è salito oltre i 10.000 punti... Continua...
Nel mondo di Trumpolandia antichi capisaldi vengono meno, ed emergono nuove correlazioni a cui sarà opportuno abituarsi con molta sollecitudine. Da quasi otto anni eravamo abituati a collegare le sorti della borsa americana all’allargamento della borsa di Zio Sam; che nel tempo ha assunto le sembianze di Ben Bernanke, e poi di Janet Yellen. Continua...
Tipicamente le quattro sedute (3,5 ad essere precisi) della settimana del Ringraziamento, si caratterizzano per volumi piuttosto fiacchi. Negli ultimi cinquant'anni ciò non ha impedito allo S&P di portare a casa ritorni lusinghieri, con una performance media del +0.64% e ritorni favorevoli nel 68% dei casi. Il dato si confronta con il +0.13% messo... Continua...
Le borse vanno accolte per il valore facciale che esprimono. Hanno espresso diffidenza nei confronti del candidato della Casa Bianca, e hanno avuto ragione. Ho segnalato anzitempo le scarse probabilità di vittoria di cui godeva Hillary Clinton, proprio sulla base della performance negativa messa a segno nei due mesi che hanno preceduto la chiamata alle urne. Continua...
Come abbiamo avvisato nelle settimane passate, a differenza di quanto occorso prima del referendum nel Regno Unito, negli Stati Uniti c'é stata una notevole cautela prima delle elezioni presidenziali. Le opzioni larghamente usate come copertura di portafoglio sono ad ogni modo scadute la passata settimana: si parla di oltre 4.5 milioni di... Continua...
Non ce lo nascondiamo: l’elezione di Donald Trump a presidente degli Stati Uniti è stata accolta con lo stesso livello di incredulità, scetticismo, diffidenza e ostilità che accompagnarono l’ascesa alla Casa Bianca da parte dell’”attore di serie B” Ronald Reagan. Tanto più che questi perlomeno vantava una minima esperienza nella... Continua...
Dopo diversi anni di oblio, sembra giunto il momento della riscossa per il settore Value. Grazie al marcato rimbalzo dei rendimenti obbligazionari (pubblici), il rapporto fra MSCI Europe Value e MSCI Europe Value ha da alcuni mesi svoltato nettamente verso l'alto. Che poi fondamentalmente si parla di finanziari, e in seconda battuta di... Continua...