La ZIRP ha distorto l’allocazione dei capitali, fornendo abbondante credito a prenditori a prezzi (tassi di interesse) fuori luogo. Allo stesso tempo i risparmiatori sono stati “puniti” con tassi infimi, con il risultato che il risparmio è stato convertito in speculazione. Non pochi si sono guardati intorno, chiedendosi dove mai poter piazzare i propri... Continua...
Negli ultimi mesi si è creato una vistosa spaccatura nell'andamento del dollaro: il Dollar Index (DX) nella versione "broad", che include le divise delle sei nazioni occidentali con cui gli Stati Uniti intrattengono abituali relazioni commerciali, ha smesso di salire. Di converso, il DX "trade weighted", che include yuan e in generale le divise delle... Continua...
C'è una situazione al limite del surreale, che si registra a proposito del comportamento degli hedge fund. Mentre sul mercato a termine gli speculatori professionali detengono una posizione netta corta complessivamente superiore ai 30 miliardi di dollari (siamo ai livelli più elevati dal 2007); sul cash al contrario sono scarichi di azioni. Il beta dei... Continua...
È difficile ricordare un evento dall’esito così prevedibile come la riunione della Fed del mese scorso. Era il meeting che avrebbe dovuto salutare la fine della politica del tasso zero (ZIRP). La Fed invece ha mantenuto i tassi invariati, e ciò ha indotto una positiva reazione del mercato: per una sola ora. Lo S&P500 è salito dell’1.7%, da minimo a massimo... Continua...
Si ricomincia dopo una settimana altamente volatile per il mercato, con un ribasso che ha avvicinato i minimi di agosto, seguito da un rimbalzo a fine ottava. Molti puntavano in effetti su un retest dei minimi, che si è manifestato anche troppo presto. Il VIX è balzato fin sopra i 24 punti, dove raddoppiava rispetto al minimo annuale. Si è arrampicato fino... Continua...
È stato già fatto notare come il mancato aumento dei tassi ufficiali da parte della Chair della Federal Reserve, non tolga che le condizioni finanziarie effettive negli Stati Uniti siano già restrittive. Il dollaro forte in particolare penalizza la crescita, e nelle proporzioni recenti, rappresenta di fatto uno se non due aumenti del Fed Funds rate da... Continua...
Secondo un vecchio adagio, ad un certo punto la liquidità diventa talmente scarsa da non riuscire a sollevare tutte le barche attraccate al molo. Così, mentre lo S&P migliorava di misura i suoi massimi assoluti, il mercato dei Corporate bond non confermava, flettendo vistosamente. L'aumento dei rendimenti è risultato particolarmente vistoso nel... Continua...
Alcune settimane fa abbiamo rilevato come lo S&P500 abbia chiuso sotto alla media mobile a 20 mesi, di grande rilevanza storica. Dopo aver pubblicato i dati a supporto della nostra tesi, concludemmo evidenziando che gli accresciuti rischi non comportavano una probabilità assoluta. La storia suggerisce come una chiusura da parte... Continua...
Ogni trimestre, gestori di fondi e altri istituzionali devono rendere note le proprie posizioni. Per "window dressing" si intende la pratica con cui i gestori comprano alla fine del mese le azioni che meglio hanno performato, in modo da dare l'impressione agli investitori che hanno agito bene; allo stesso modo, liquidano le azioni che hanno fatto peggio... Continua...
Le condizioni finanziarie effettive negli Stati Uniti hanno assunto proporzioni davvero restrittive. Insomma: al di là di un simbolico aumento del costo ufficiale del denaro, famiglie imprese fanno i conti con una maggiore pressione fiscale, con un aumento dei tassi sui Corporate bond e con una contrazione in termini annuali della base monetaria. Continua...