Da sei anni la borsa americana consegna performance favorevoli: in 5 occasioni, dal 2009, a doppia cifra. Gli investitori non potrebbero chiedere di meglio, e chissà che anche il 2015 produca un saldo positivo, che nel caso allungherebbe la stringa a sette anni. C'è un aspetto che però molti ignorano: benché positivi, gli anni... Continua...
Con la buona parte delle società che hanno rilasciato gli utili trimestrali, e dopo la scadenza del "muro di call" in corrispondenza di quota 2100 punti di S&P dello scorso 17 aprile, l'indice ha avuto finalmente ragione delle resistenze. Malgrado il clamore attorno alla revisione verso il basso dei profitti, lo S&P risulta in progresso rispetto... Continua...
Chiusura record per S&P 500 e Nasdaq alla fine di una settimana densa di indicazioni trimestrali importanti che hanno influenzato l’andamento dei listini – in particolare hanno pesato venerdì sul Dow Jones, che per l’intera seduta ha avuto difficoltà a rimenare in territorio positivo. Un andamento quindi a due velocità per gli indici dovuto... Continua...
Continua la stagione degli utili e gli indici sembrano muoversi ancora entro una banda di oscillazione molto limitata. Poca convinzione, nessun motivo per superare le resistenze e per scendere sotto il supporto, che corrisponde alla media a 50 giorni. Il recente movimento rientra in una fase di consolidamento e non è imminente... Continua...
Nonostante la stasi del mercato azionario, la volatilità è in persistente calo. Prendiamo il VIX: tre mesi fa la media a 21 giorni dell'indicatore calcolato dalla borsa di Chicago si attestava a 19 punti. Da allora è scivolato, scendendo in questi giorni sotto i 14 punti. A titolo di riferimento, ricordo che a luglio scorso il dato medio sfiorò gli 11 punti... Continua...
La borsa americana può essere tranquillamente classificata come la delusione del 2015, fino a questo punto: nessuno h fatto peggio dello S&P500, quest'anno, almeno considerando i primi 25 indici al mondo per capitalizzazione. Un bear market "invisibile", a giudicare dall'andamento dell'indice. Che non migliora i suoi massimi storici... Continua...
Bilancio settimanale negativo per la Borsa americana, il peggiore dal 27 marzo scorso. Il Dow Jones era arrivato venerdì a perdere 357 punti, passando in negativo da inizio anno, per poi risalire dai minimi sui finale degli scambi. Ad influenzare la seduta sono state le notizie arrivate dall’estero che hanno riportato timori sui mercati. Continua...
Mentre entriamo nel pieno della stagione degli utili, è importante sottolineare il clima che prevale in borsa. Il consenso fra analisti e investitori è che il primo trimestre non sia stato un granché per i bilanci societari. Il motivo principale è da ricondursi all'inverno rigido e al cattivo del momento: il dollaro. Alla luce di questi timori, gli analisti... Continua...
In USA le retribuzioni in stentano a ripartire, complice la bassa inflazione che asseconda la moderazione salariale; ma il basso tasso di disoccupazione, ormai prossimo al NAIRU, in prospettiva suggerisce la probabilità di una maggiore "fetta" del valore aggiunto destinata al fattore lavoro; a discapito del fattore capitale. Continua...
Ogni mese il Fund Manager Survey (FMS) di BoA Merrill Lynch, ci fornisce importanti spunti per comprendere il posizionamento e gli spostamenti di asset da parte dei gestori globali, utili per operazione di natura contrarian che spesso si rivelano appropriate quando il posizionamento risulta estremo. Questo mese il sondaggio... Continua...