L'azione di gap e follow-through dall'inizio di novembre all'inizio di dicembre è diventata nota come “Trump Bump”. Tuttavia, dall'inizio di dicembre alla mattina di lunedì scorso, si sarebbe potuto chiamare l'azione dei prezzi “Trump Dump”. Continua...
Uno dei "Trump trade" più annunciati esita a spiccare il volo. Eppure il sondaggio mensile condotto dalla NFIB evidenzia un decollo verticale degli spiriti animali dei piccoli imprenditori. La ragione di questa delusione è fondamentalmente molto evidente. Continua...
Contano gli utili stellari generati negli anni dalle compagnie americane rispetto alle società europee; ma questo si sofferma su un solo lato della medaglia, trascurando colpevolmente quello più rilevante: la fonte del benessere borsistico americano. Continua...
Dal 1998 i mercati sono chiusi per il Martin Luther King Jr. Day, che ricorre lunedì prossimo. È possibile prevedere la direzione del mercato per la prossima settimana? In questo articolo esamino se l'S&P 500 tende a salire o a scendere durante la settimana breve. Continua...
Il drammatico aumento dei tassi di interesse sperimentato da settembre ha mietuto molte vittime, ma c'è un comparto, invero amato da molti investitori; che non ha ancora pagato il dovuto scotto. E minaccia di rimediare ora: in negativo. Continua...
Il regime finanziario inaugurato sul finire degli anni Novanta è giunto a conclusione. Fra azioni e titoli di Stato si è instaurata una nuova relazione, che rende ancora vulnerabili i titoli di Stato, ma soprattutto mina la canonica allocazione 60-40. Continua...
Un grafico di sentiment che continua ad agitare una bandiera di cautela per i tori sulle opzioni, ma per un motivo diverso rispetto alla scorsa settimana, è il put/call volume ratio a 10 giorni sui componenti dell'SPX. Continua...
Kering, L'Oreal, Hermes, LVMH, Pernod-Ricard ed altre: sono state bersagliate dalle vendite nel corso dello scorso anno. La speranza degli investitori è che ciò abbia generato le giuste condizioni fondamentali per un proficuo intervento. È così? Continua...
Le prime dieci compagnie americane per valore di mercato hanno appena raggiunto una proporzione del 38.5% dell'intera capitalizzazione dell'indice S&P500. Echi di bolla si diffondono da più parti. D'altro canto la denuncia è in essere da tempo. Continua...
Sulla borsa USA grava l'incognita di un testa e spalle ancora da decifrare nelle sue implicazioni. Nel frattempo però l'andamento delle vendite allo scoperto ed il rapporto fra opzioni put e call azionarie, forniscono indicazioni da non trascurare. Continua...