Fa scalpore il drastico calo del CESI, l'indicatore che misura l'entità delle sorprese macroeconomiche; in questo caso, con riferimento agli Stati Uniti. Il CESI è precipitato dai livelli ampiamente positivi di metà gennaio, ai recenti valori decisamente negativi: -31.2 punti, venerdì scorso. Questo calo ha avuto la conseguenza non secondaria di... Continua...
Il 2013 ci ha lasciati con un ispessimento dei rendimenti pubblici. Negli Stati Uniti lo yield sui 10 anni si è attestato al 3; quello dei T-Bond trentennali sfiora il 4%. Evidentemente gli investitori ritengono imminente una svolta in senso restrittivo della politica monetaria americana. Ma, a tal proposito, in che misura impatterebbe sulle quotazioni... Continua...
Continua il disimpegno degli investitori dai fondi comuni obbligazionari. Il deflusso nel mese di settembre si è ridotto a quasi 5 miliardi di dollari, dai -44 miliardi di giugno. Probabilmente l'emorragia si va ridimensionando: la media degli ultimi tre mesi fa registrare una svolta verso l'alto, dai livelli depressi di giugno-agosto. Continua...
La vecchia regola aurea "Compra quando la massa vende; vendi quanto la massa compra" si applica in tutte le epoche e a tutti i mercati. Siamo stati bullish sul mercato azionario da tempi non sospetti, e ora ci possiamo permettere il lusso di fissare uno stop loss distante il 10% da questi livelli, senza che la performance... Continua...
Per anni sono stati la gioia di investitori e consulenti finanziari, a caccia di rendimenti corposi che le politiche delle banche centrali occidentali ad un certo punto hanno negato. Ma dall'inizio dell'anno i corporate bond delle economie emergenti hanno smesso di far meglio degli omologhi dei paesi sviluppati; ponendo fine ad una tendenza... Continua...
Le recenti elezioni della Camera Alta in Giappone hanno ulteriormente rafforzato la compattezza della coalizione di governo, che gode adesso di consensi e deputati per procedere con le sue riforme: perseguire un tasso di inflazione annuale del 2.0%. I timori che ciò potesse nuocere al mercato obbligazionario si sono ridimensionati... Continua...
La crescita dei tassi di interesse è un fenomeno globale: non riguarda soltanto il Giappone, gravato dai timori che la Abenomics possa produrre troppa inflazione; o gli Stati Uniti, dove la Fed si impegna ancora a stimolare l'economia con massicce dosi di liquidità. I rendimenti crescono anche in Europa; e anche al di fuori dell'area Euro... Continua...
Le quotazioni dei titoli di Stato USA (Treasury) sono in calo dall'inizio del mese scorso. Molto si è scritto in questi giorni sulle cause di questo sell-off, sul Fed "tapering" e sulle prospettive dei Treasury. Certo è che i rendimenti dei titoli pubblici stanno facendo insorgere il timore che stia venendo meno una tendenza declinante in essere da anni. Continua...
Il Rapporto Giornaliero oggi si è occupato delle condizioni in presenza delle quali verrebbe formalmente meno il (forte) rialzo dei titoli di Stato italiani, in essere dalla fine del 2011. La fine del calo dei rendimenti sui titoli di Stato periferici avrebbe un effetto indiretto ma considerevole sullo stato di salute delle banche europee... Continua...
Il mondo galleggia su un oceano di risparmio. In percentuale del PIL globale, il reddito accandonato rappresenta in questo momento il 25%: è il dato più elevato perlomeno degli ultimi trent'anni. Incidono diversi fattori, fra cui il boom economico nei paesi emergenti, abitati da una popolazione giovane, nonché le sperequazioni... Continua...