Il doppio mandato della banca centrale americana si sofferma sulla massima occupazione e al contempo sul contenimento dei prezzi al consumo. Giusto dunque usare queste variabili nel definire il tasso ottimale della politica monetaria. Continua...
Siamo in attesa di una doverosa conferma che eventualmente emergerà la prossima settimana. Ma la sensazione è che stiamo archiviando una recessione tanto drammatica quanto di durata storicamente infima: appena tre mesi. Continua...
Difficilmente la dinamica salariale degli ultimi mesi non si rifletterà sulla variazione dell'indice dei prezzi al consumo. Buone notizie per l'economia USA, che potrà contare su tassi reali sempre più negativi. E c'é dell'altro... Continua...
L'economia si risolleva dalle secche, ma ancora non basta per parlare apertamente di espansione a tutti gli effetti. Il ruolo della Cina è decisivo: Pechino ha ricorso alla leva fiscale e creditizia, ma nuovi stimoli dovrebbero essere promossi nel secondo semestre. Continua...
L'indice dei prezzi al consumo, in Europa, risulta ben correlato al petrolio: ma alla sua variazione annuale - ora in risalita, pur se negativa - non al dato assoluto. Ciò conferma la possibilità che a partire da giugno il CPI risalga la china. Continua...
Questa volta il National Bureau of Economic Research è stato particolarmente tempestivo nel chiamare l'inizio della recessione. Peccato che il mercato azionario guardi già alla prossima espansione. E c'è un indicatore macro che conferma. Continua...
Le economie uscite prima d’altre dal lockdown, hanno contraddistinto in positivo la batteria PMI rilasciati per maggio. L’indice di diffusione fa registrare un dato estremamente positivo e beneaugurante per la seconda metà dell’anno. Continua...
Il messaggio dello scorso anno è risultato perlopiù inascoltato. Il vigore manifestato dal mercato azionario induceva i più a minimizzare la minaccia arrecata dall'inversione della curva dei rendimenti. Come sempre, si trattava soltanto di attendere. Continua...
Alcuni commentatori suggeriscono di imporre alle banche centrali di "annullare" il debito pubblico acquistato dal mercato nel corso degli anni, per alleviare il rapporto fra debito e PIL. Dati alla mano, l'espediente sarebbe tanto pericoloso quanto inutile. Continua...
L'indice delle sorprese macro ha anticipato già alla fine di febbraio la svolta in negativo del ciclo economico globale. Inevitabile la reazione dei mercati azionari, con il CESI Lowest scivolato anche sotto i livelli raggiunti nel 2008. Continua...