Nel tentativo disperato di cercare una qualche argomentazione teorica che potesse supportare una impostazione bearish – l’Hindenburg Omen, il Margin Debt, l’ipercomprato, il P/E e le scie chimiche, come è noto, avendo fallito l’impresa di assegnare una meritata fama agli incauti analisti che ne hanno denunciato la comparsa... Continua...
Significativo l'esito della rilevazione di settembre della Yale University, in merito alla fiducia degli investitori americani. Il Crash Confidence Index, vale a dire la percentuale di investitori che escludono che vi possa essere un crash di mercato nei prossimi sei mesi, è salita al 40.9% per gli investitori istituzionali, e al 37.2% per gli investitori individuali... Continua...
«Mancano otto giorni alla data oltre la quale il Tesoro americano finirà i fondi per pagare gli interessi sul debito pubblico. Gli Stati Uniti sono a poco più di una settimana dalla possibilità di dichiarare default e Casa Bianca e Congresso fanno gli straordinari per evitare il disastro finanziario. Intanto il Fondo monetario internazionale... Continua...
L’indice MIB appare inarrestabile e raggiunge un nuovo massimo. Dal minimo di giugno, quando il sentiment era specularmente opposto, il rialzo supera il 25%: davvero niente male. «Storicamente, un così basso livello di positività è coinciso con i minimi di mercato», avvisava il Rapporto Giornaliero del 24 giugno. Continua...
Wall Street entra nel IV trimestre in pompa magna: bisogna tornare indietro addirittura di 16 anni per trovare uno S&P in progresso del 18% a tre mesi dalla fine dell’anno. E tanto per aggiungere qualche dato statistico, dal 1950 in poi si contano appena 11 casi in cui un mese di settembre in progresso superiore al 2%, corona tre trimestri... Continua...
La scorsa settimana è stato raggiunto un traguardo significativo: lo S&P si colloca da più di 200 giorni al di sopra della media mobile... a 200 giorni. Il grafico che propongo evidenzia tutti i casi dal 2007 in avanti in cui questo traguardo è stato conseguito. Importante notare cosa sia successo le ultime due volte. Ma vorrei allargare la visuale... Continua...
È la quinta volta quest'anno che si realizza uno dei setup che impieghiamo sulla volatilità. I balzi del VIX scatenano sempre l'entusiasmo e le speranze degli Orsi; ma in certe proporzioni, essi rappresentano un formidabile segnale bullish. Nelle modalità descritte a suo tempo sul Rapporto Giornaliero, lo S&P è salito in media del 6.2% a distanza... Continua...
Quando in piena estate 2012 prendemmo coraggio, suggerendo un massiccio sovrappeso sul mercato azionario, in splendida solitudine; basavamo quella strategia su una serie di dati oggettivi. È andata bene: da luglio 2012 a luglio 2013 le borse sono decollate. Ora quel dato - l'allocazione media in azione da parte degli strategist... Continua...
Uno dei più affidabili indicatori di lungo periodo di cui serviamo in AGE Italia è il cosiddetto Sell Side Indicator: si tratta della allocazione in azioni, suggerita in media da tutti gli strategist della case di brokeraggio di Wall Street. Questo indicatore ha fornito un segnale di vendita a maggio 2012, e da allora lo S&P è salito di quasi il 30%. Continua...
Sul finire di giugno si sono create diverse condizioni per un minimo dei mercati azionari. Fra queste, il livello insostenibilmente elevato raggiunto dalla volatilità: i ribassisti osservavano compiaciuti il livello raggiunto dal VIX, preannunciando finalmente ribassi epocali, che non si sono mai concretizzati. Al contrario, ancora una volta... Continua...