Dopo il minimo del 2009, lo S&P500 ha sperimentato occasionali consolidamenti, e - tre anni fa - una formale correzione: tutte esauritesi una volta conseguita una oggettiva condizione di ipervenduto. Nello specifico, sembra funzionare molto bene l'RSI a 13 settimane (tre mesi), che spesso e volentieri ha trovato "supporto"... Continua...
Nelle ultime settimane il mercato è rimasto sulle sue. Dal massimo assoluto, il ripiegamento è prossimo al 5%. L'auspicio è che si proceda presto al raggiungimento di nuovi estremi: ma con il contributo di quante azioni? Questa settimana mi soffermerò su alcuni indicatori di ampiezza per capire quante azioni stanno... Continua...
Prende piede l’utilizzo di indicatori tecnici “intelligenti”. Come i farmaci che bersagliano singole cellule, risparmiando quelle sane, si sviluppano indicatori che si soffermano su specifici aspetti o settori del mercato, trascurando una visione “ad ampio spettro”, che coglierebbe aspetti marginali o peggio fuorvianti. Da anni fra gli... Continua...
Qualche tempo fa ci fu un volenteroso tale, che propose di istituire un “certificato di qualità”, una sorta di patente per i siti Internet che divulgassero analisi tecnica. Una disciplina sempre vista come qualcosa a metà fra passatempo per giovanotti nullafacenti, e improbabile alchimia in mano a ciarlatani. Poi si cominciò a chiedersi... Continua...
Il sondaggio settimanale di Investors Intelligence (II) è compilato monitorando le aspettative di oltre cento newsletter. Allo stato attuale, chi nutre aspettative rialziste è largamente predominante, mentre gli Orsi sono virtualmente assenti. In ottica contrarian, ciò dovrebbe avere implicazioni negative. Tuttavia, con lo S&P500 che si attesta sui massimi... Continua...
L'aspetto che più colpisce del recente rimbalzo di Wall Street, che puntualmente ha condotto a nuovi massimi storici, non è tanto il sentiment scettico e distratto degli investitori; quanto di converso la partecipazione corale al rialzo. Il confronto fra azioni in rialzo e azioni in ribasso è stato così schiacciantemente favorevole alle prime... Continua...
L'ampiezza di mercato è stata spettacolare nel fornire il segnale di inaugurazione del bull market, ad aprile 2009: esattamente un mese dopo il minimo dei mercati azionari globali. Adesso sembra facile, ma ricordo bene come all'epoca in pochi erano disposti ad assecondare quel segnale, reduci da un anno e mezzo di forti ribassi. Continua...
Se c’è un assunto che gli studiosi di volatilità conoscono a memoria, è che la volatilità ha caratteristiche mean reverting: quando è bassa torna verso i livelli medi storici; e analogamente quando è troppo elevata si ridimensiona inesorabilmente. Tutto vero, in teoria, con una avvertenza non sempre esplicitata: la tempistica. Perché... Continua...
Fra i motivi che da qualche giorno suggerivano l'imminenza di un rimbalzo, c'è l'ampiezza di mercato ridotta ai minimi termini. Il numero di società del FTSE-MIB al di sopra della rispettiva media a 21 giorni, è precipitato giovedì a 2 unità; in altre parole, ben 38 società su 40 risultava in downtrend, seppur di breve periodo. Se non sono... Continua...
Gli investitori americani vivono nel migliore dei mondi: una crescita delle quotazioni lineare, senza correzioni - l’ultima risale addirittura ad ottobre 2011, più di mille giorni fa - e con una bassissima volatilità. Le loro preghiere (“non investo perché c’è volatilità”, “non investo perché il mercato scende”) sono state esaudite da tempo. Continua...