Gli scrittori di newsletter finanziarie risultano ora in prevalenza ottimisti circa le sorti di Wall Street. I ribassisti nelle ultime settimane si sono attestati stabilmente sotto la soglia del 30% del totale. Sarà promettente se questa tendenza risulterà ora confermata. Continua...
Le newsletter finanziarie sono tornate in prevalenza positive sul mercato azionario. Dal punto di vista contrarian questo genera l'aspettativa di un ridimensionamento del mercato nel breve periodo, a fronte di un ulteriore miglioramento nel lungo periodo. Continua...
Gli investitori appaiono riluttanti a ricorrere alla leva finanziaria per comprare azioni. Difficile biasimarlo. Anzi: siamo loro grati per averci fornito un limpido segnale di disimpegno dal mercato, all'inizio dello scorso anno. Segnale tuttora in essere. Continua...
Uno modo molto efficace per misurare lo stato di salute di un listino, consiste nel misurarne la proporzione di azioni in uptrend in un determinato momento. E quale migliore indicatore di tendenza delle comuni medie mobili? Ecco cosa ci dice l'ampiezza a proposito di Wall Street. Continua...
Si fa fatica a trovare operatori disposti a scommettere su un aumento della volatilità. Tutti si dichiarano bearish, il che equivale ad aspettarsi che il mercato azionario di riferimento salga. Ma questo sentiment non è già stato sperimentato altre volte nell'uiltimo anno? Continua...
Si registra da alcune settimane una curiosa anomalia: sono elevate le statistiche relative alle azioni sui massimi annuali, e questo è comprensibile; ma anche sui minimi delle ultime 52 settimane. Cosa riserva agli investitori statisticamente una simile spaccatura tecnica? Continua...
Il pubblico degli operatori in opzioni sulle azioni, tipicamente retail, ha assunto nell'ultima mese una posizione orientata verso le put senza precedenti. Ci sono soltanto due episodi vagamente analoghi, che però condussero a sviluppi radicalmente opposti. Continua...
Tutti hanno famiglia. Gli analisti finanziari e gli scrittori di newsletter tecniche americani, monitorati da Investors Intelligence; solitamente manifestano un certo bias rialzista. Ecco perché fa notizia quando diventano in larga prevalenza negativi. Continua...
Un dicembre da dimenticare, ma d'altro canto il mercato proveniva da due mesi radiosi. Proprio questa considerazione spinge molti a valutare l'ipotesi dell'acquisto sul pullback (Buy on Dips). Ma c'è un fattore, tuttora assente, che inviterebbe a maggiore cautela. Continua...
Diretta dalla seconda metà degli Anni Sessanta alla fine degli anni Novanta, la correlazione fra azioni e titoli di Stato è tornata a fare capolino da metà dello scorso anno. Lo si vede da un indicatore che ci segnalerà anche quando eventualmente il fenomeno verrà meno. Continua...